L'anima esoterica di Napoli
- Anna Ragosta
- 5 feb 2019
- Tempo di lettura: 5 min
PIAZZA DEL GESU' NUOVO
- L'immagine delle Madonna nasconde un segreto, o forse è solo suggestione. Alle luci del tramonto o dell’alba, l’aspetto della statua cambia alla vista. Una figura scheletrica che regge una falce: la Morte.
oterismo. Quindi avrebbero compreso come disporre le pietre magiche (si sospetta che lo stesso Roberto Sanseverino li avesse chiamati a corte perché anch’egli conoscitore della magia) e quindi non si sarebbe trattato di un errore così grossolano. giro d’Italia portandosi dietro la strana storia di maledizione legata ai Sanseverino. Pipernieri, alchimisti, tagliapietre napoletani con sapienze esoteriche, avrebbero per errore invertito le posizioni delle pietre cariandole di energia negativa e condannando la famiglia ad un tragico destino. La leggenda più insistente vuole che i simboli incisi sulle pietre siano “canali di flusso” per incamerare energie positive e ricacciare quelle negative: Roberto Sanseverino, principe di Salerno, nel 1470 ordinò a Novellino di San Lucano la costruzione della Trinità Maggiore, cioè la Chiesa del Gesù Nuovo.Avrebbe indicato nei dettagli dove posizionare le pietre che, prima di essere lavorate, venivano “irrorate” di magia positiva dal lato utile. Qui la leggenda si divide in due parti: la prima gioca sull’ignoranza dei maestri pipernieri, i quali avrebbero malauguratamente costruito il bugnato impilando le rocce al contrario. In tal modo gli influssi negativi sarebbero entrati nell’edificio e quelli positivi sarebbero sfociati all’esterno. La seconda pare sia quella più accreditata: si è parlato di maestri pipernieri, coloro che ricevevano la conoscenza dell’antica arte del taglio della pietra campana (fin dai tempi dell’Antica Roma) da una potente quanto segreta corporazione che li obbligava al “giuramento degli apprendisti”. Molti di essi erano anche abili conoscitori dell’alchimia e dell’esoterismo. Quindi avrebbero compreso come disporre le pietre magiche (si sospetta che lo stesso Roberto Sanseverino li avesse chiamati a corte perché anch’egli conoscitore della magia) e quindi non si sarebbe trattato di un errore così grossolano.
MONASTERO DI SANTA CHIARA
Nel monastero delle clarisse avviene uno dei numerosi fenomeni di liquefazione del sangue che avvengono in città , il sangue del martire Santo Stefano, una reliquia che si dice portata in citta’ da San Gaudioso e rimasta a lungo murata nella chiesa della Sapienza a Costantinopoli. Il prodigio avviene il 3 agosto e il 25 Dicembre, ma non è puntuale come quella di San Gennaro e non sempre si verifica.
La Regina Giovanna I,poiché aveva appoggiato l’antipapa Clemente VII, fu uccisa nel sonno per ordine di Carlo III di Durazzo che ne aveva invaso il regno. Le spoglie furono prima tumulate nella sacrestia di Santa Chiara e poi buttate in una fossa comune.
Secondo una tradizione partenopea, ogni anno nella ricorrenza della sua morte, Giovanna apparirebbe nel chiostro della chiesa di Santa Chiara , avanzerebbe lentamente lungo i vialetti o rasente ai muri col capo chino e nel suo incedere, di tanto in tanto,farebbe qualche sosta sollevando lo sguardo
PIAZZA SAN DOMENICO MAGGIORE
L’obelisco a forma di piramide, culmina proprio con una statua raffigurante il santo che conferisce nome alla piazza, ed è lì posta per esaltare l’ordine Domenicano. La chiesa di san Domenico Maggiore, risalente alla Napoli angioina, è molto nota non tanto per la sua architettura di pregio e le sue sovrapposizioni stilistiche, ma anche, e soprattutto, per essere stata sede degli studi di figure storiche di rilievo come Giordano Bruno e San Tommaso d’Aquino. Il ricordo di quest’ultimo è particolarmente legato all’edificio poiché, secondo una leggenda, Tommaso d’Aquino ha parlato con il Gesù crocifisso raffigurato nella tavola all’interno del Cappellone del Crocifisso.
Ma niente rivela più mistero della cappella di Sansevero: La cappella è glaciale. Pavimento di marmo, marmo alle pareti, tombe di marmo, statue di marmo.Padre di questo eterno e quasi etereo complesso: Don Raimondo di Sangro. Alchimista esoterico di fama, neanche ha potuto rendersene conto, ma è riusciuto nell’unica cosa in cui credeva di non essere riuscito: l’immortalità. Numerose sono infatti le leggende circa i suoi esperimenti per la scoperta della resurrezione e la vita eterna, e i corpi dei suoi due servi, situati al piano inferiore della cappella, ne sono un esempio: studio dell’anatomia umana attraverso scheletri veri e vasi e capillari reali induriti con l’iniezione di particolari antidoti. Si crede addirittura che per ottenere tale risultato i corpi dei due sventurati dovessero essere ancora vivi (il segno profondo di una corda sul polso di uno dei due scheletri sembrerebbe confermare tale tesi). E secondo un’altra leggenda, la cosiddetta leggenda nera, si spiegherebbe proprio la morte dell’alchimista: egli avrebbe fatto tagliare il proprio corpo in tanti pezzi riposti poi in una scatola allo scopo di resuscitare, ma l’esperimento sarebbe andato a buon fine soltanto aspettando i tempi giusti; la sua famiglia però aprì la scatola prima del tempo previsto e mai l’alchimista vinse la morte.
Inoltre,lo spettro di Maria D’Avalos, uccisa dal marito Principe Gesualdo per via della sua relazione adulterina col duca Fabrizio Carafa, si farebbe notare secondo la tradizione popolare nei pressi di Piazza S.Domenico Maggiore, in prossimità del Palazzo di San severo dove la donna fu uccisa. Si dice che nelle notti di luna piena sarebbe possibile notare una evanescente figura femminile che, in vesti succinte e con i capelli mossi dalla brezza, si aggirerebbe dolente alla ricerca del suo amante Fabrizio. Sarebbe altresì udibile un sibilo simile ad un soffuso lamento.
VIA TRIBUNALI
-Il Palazzo Spinelli ha il primo atrio di forma ellittica, immette in un cortile circolare/ellittico ornato di stucchi e terracotte con al coronamenti dodici statue allegoriche . Un orologio, una statua della vergine e i busti di due imperatori romani completano il coronamento. Sull’imponente scalone del palazzo, si aggira il fantasma di una fanciulla: Bianca, una damigella di Lorenza Spinelli, una donna cinica e crudele che il marito tradì con la bella damigella. Scoperta la tresca donna Lorenza avrebbe condannando ad una morte atroce la giovane Bianca murandola viva. La fanciulla prima di cedere davanti al suo terribile destino, avrebbe lanciato la sua maledizione sulla famiglia, tanto che, si dice, ancora oggi quando appare il suo fantasma dopo tre giorni per la famiglia Spinelli può aver luogo una disgrazia o un lutto.
-La Chiesa delle anime del Purgatorio.
E’ un rito irrinunciabile dei napoletani scaramantici accarezzare i teschi posti all’esterno della Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco , un modo per farsi amica la morte. Qui vi è il culto delle anime pezzentelle, (proibito dalla Chiesa) ovvero i teschi che venivano adottati e curati letteralmente dal popolo con l’ausilio di preghiere al fine di ottenere grazie particolari e benedizioni sulla propria famiglia. In questa Chiesa c'è Lucia , la famosa pezzentella con il velo da sposa. Si racconta che la giovane Lucia era prossima al matrimonio, e che sia morta prima di salire all’altare. Un’altra versione popolare, spiega che sia morta dopo lo sposalizio e che non avendo consumato l’unione matrimoniale, i suoi resti mortali, per rispetto sono stati conservati così come sono, con il velo da sposa. Nella stessa Chiesa sono conservati altri teschi, forse una coppia di sposi il cui triste destino gli ha inflitto la stessa sorte: per una brutta malattia morirono insieme, un giorno prima delle nozze, amandosi per l’eternità.
Il culto delle anime pezzentelle, o delle anime del Purgatorio, per quanto possa apparire folcloristico, pagano o macabro, rimane una forte testimonianza di questo legame tra i vivi e i morti che solo Napoli sa accogliere e tramandare; un mondo dove le due dimensioni si incontrano.
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